Torquato Secci

"Voleva una cosa bella, apparentemente semplice: la verità..."

(da: "Bologna, 1980 - Vent'anni per la verità" di Fedora Raugei, Prospettiva edizioni)


Torquato Secci nesce a Terni il 26 luglio 1917 da famiglia di profonde radici locali.premio
Muore a Terni il 26 aprile 1996.
Diplomatosi perito industriale, dal 1937 al 1945 presta servizio militare di leva in Marina.
Nel 1943, rientrato fortunosamente dalla Grecia, prende parte alla Guerra di Liberazione nel Gruppo Folgore del reggimento San Marco.
L'educazione ricevuta, l'esempio dei familiari, l'esperienza di tanti anni di guerra lo portano a battersi con la pacatezza ed il ragionamento per un vivere giusto dove non esistano privilegi di pochi e prevaricazioni.
Suo, con l'amore per la propria terra, è stato sempre l'intento di valorizzare il patrimonio artistico ambientale. La Cascata delle Marmore e il ritorno alla navigabilità del fiume Nera sono le grandi passioni di tutta la sua vita.
Tecnico amministrativo presso un'industria chimica di Nero Montoro si sposa con Lidia Piccolini, insegnante.
Da questa unione, nel 1956, nasce Sergio, neo-laureato al DAMS deceduto nella strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Torquato Secci reagisce a questo improvviso, profondo dolore che sconvolge la vita della famiglia, inpegnandosi a fondo, fino al giorno della sua morte, con l'associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di bologna del 2 agosto 1980, di cui è fondatore e Presidente, per difendere i diritti delle vittime.
E' un impegno che affronta con tenace ostinazione che lo porta a lottare "da partigiano della verità e della giustizia facendosi interprete di una città, di una comunità colpita come non era mai avvenuto in tempo di pace".
Così lo ricorda Renzo Imbeni, ex sindaco di Bologna, mentre il magistrato Claudio Nunziata aggiunge che "dovrà essere ricordato come colui che in questo paese, tra i primi, ha esercitato il diritto dei cittadini a chiedere trasparenza e coerenza nel funzionamento della giustizia in nome della verità".


Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980
c/o Comune di Bologna - P.zza Maggiore, 6 - 40124 Bologna (IT) - Tel. +39 (051) 253925 - Fax. +39 (051) 253725 - Cell. +39 (338) 2058295
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